Siamo montanari bergamaschi

Paganì Antichi Sapori è un negozio nato a Serina, nell'omonima valle in provincia di Bergamo, nel 2002. L'obiettivo dell'attività, avviata da Gianmario e poi gestita dal figlio Daniele, è stato fin dall'inizio quello di valorizzare i prodotti del territorio focalizzandosi in modo particolare sui formaggi artigianali dei produttori locali.

FILOSOFIA - Custodire il territorio

Viviamo in una terra in cui la tradizione casearia è radicata nei secoli. La provincia di Bergamo è considerata la capitale europea del formaggio, per via delle numerose Dop, ad oggi 8, che nessun'altra provincia possiede.

Composizione negozio mini.jpgAl di sotto di queste 8 DOP, Denominazioni di Origine Protetta, ci sono un'infinità di produzioni casearie locali di immenso valore gastronomico e culturale.

Il nostro obiettivo è quello di valorizzare queste produzioni locali per garantirne la sopravvivenza e per mantenere vivo il territorio.

Attraverso la ricerca e la promozione dei migliori produttori artigianali di formaggio intendiamo sostenere il territorio, fornire una prospettiva futura al settore caseario artigianale e a chi lavora lontano dai grandi centri urbani, in posizione per certi aspetti disagiata.

Il punto di partenza è la nostra terra, ma fuori dai confini bergamaschi c'è un intero mondo caseario da scoprire e noi siamo decisi a farlo mantenendo fede a questa filosofia.

Una STORIA di famiglia

Il commercio al dettaglio è un'attività di famiglia da 3 generazioni.

Il primo ad occuparsi di commerciare i buoni prodotti della nostra terra fu nonno Luigi che aprì prima il panificio e poi il negozio ad Oltre il Colle, a pochi chilometri da dove ci troviamo oggi, nel secondo dopoguerra. Alcuni dei nostri formaggi sono prodotti dai discendenti dei contadini dai quali si riforniva nonno Luigi. Altri agricoltori invece, purtroppo, non ci sono più e non hanno lasciato discendenti.

"Paganì" è un soprannome di famiglia che portiamo con orgoglio e che discende proprio da nonno Luigi. L'origine di questo soprannome è simpatica ed è la seguente: il padre di Luigi faceva il carrettiere e, viste le scarse disponibilità economiche dell'epoca, non poteva disporre che di un paio di ronzini magri e sgangherati. Gli amici, quando lo vedevano passare con i suoi cavalli affaticati, lo schernivano chiamandolo in dialetto bergamasco "Paganù", cioè Paganoni, riferendosi ad una prestigiosa ditta di trasporti di Bergamo. Nonno Luigi era un bambino, quindi per associazione venne chiamato "Paganì", che suonerebbe pressapoco come "Il piccolo Paganù". Da allora lui e la sua famiglia rimasero per i conterranei i Paganì pur avendo un cognome totalmente diverso: Cavagna.